Sabbiatura Sa 2.5 - Sa 2 1/2 - Rugosità

La sabbiatura Sa 2.5 è il grado di finitura maggiormente richiesto e adottato, con questo tipo di lavorazione la superficie del campione deve risultare omogenea e completamente priva di calamina, ruggine, rivestimenti e materiali estranei.
Per capire come distinguere un grado di sabbiatura Sa 2.5 occorre fare un’ispezione in base a criteri standard di valutazione, per fare questa operazione analizziamo i vari gradi di ruggine ed i vari gradi di pulitura previsti dalla normativa.

Innanzitutto dobbiamo considerare che la preparazione superficiale del substrato dei pezzi in lavorazione è un passaggio fondamentale per la buona riuscita dell'intero ciclo di trattamento.
La normativa che stabilisce il grado di preparazione è la EN ISO 8501 "Preparazione dei substrati di acciaio prima dell’applicazione di pitture e prodotti correlati” che divide i gradi di ruggine prima della sabbiatura ed i gradi di pulitura (rif. grado B) in 4 tipologie:

Grado di ruggine A

Grado di ruggine A secondo normativa EN ISO 8501

Grado di ruggine B

Grado di ruggine B secondo normativa EN ISO 8501

Grado di ruggine C

Grado di ruggine C secondo normativa EN ISO 8501

Grado di ruggine D

Grado di ruggine D secondo normativa EN ISO 8501

  • Grado A La superficie d'acciaio è largamente ricoperta di vernice aderente con poca presenza di ruggine.
  • Grado B La superficie di acciaio ha iniziato ad arrugginire e la vernice ha iniziato a sfaldarsi.
  • Grado C La superficie in acciaio è quasi totalmente priva di vernice che può essere facilmente raschiata via ed è presente una leggera corrosione visibile.
  • Grado D La superficie in acciaio è totalmente arrugginita, ed è ben visibile il processo di corrosione.

Grado di pulitura (Rif. grado B):

Sabbiatura Sa 1

Grado di pulitura - Sabbiatura Sa 1

Sabbiatura Sa 2

Grado di pulitura - Sabbiatura Sa 2

Sabbiatura Sa 2.5

Grado di pulitura - Sabbiatura Sa 2.5

Sabbiatura Sa 3

Grado di pulitura - Sabbiatura Sa 3

  • Sabbiatura Sa 1 è una sabbiatura grossolana a getto “dolce”, consiste nella rimozione delle impurità visibilmente distaccate mentre vengono lasciate quelle ben aderenti e che garantiscono comunque una buona adesione delle pitture, tuttavia la superficie deve essere priva di olio grasso e sporcizia visibile.
  • Sabbiatura Sa 2 è una sabbiatura commerciale, abbastanza marcata e a getto “pesante”, consiste in una pulizia approfondita e quindi la superficie è priva di residui estranei ma risulta di colore scuro non uniforme. Questo grado di sabbiatura impone l'asportazione di tutta la ruggine, della calamina e delle altre materie estranee sulla superficie del metallo. La superficie che si ottiene non è particolarmente uniforme sia per quanto riguarda il grado di pulizia che per l'aspetto. La superficie deve comunque presentare una rugosità adatta a conferire una salda adesione degli strati di vernice che verranno successivamente applicati.
  • Sabbiatura Sa 2.5 (Sa 2 1/2) è una sabbiatura a metallo quasi bianco, a getto “molto pesante”, consiste nella rimozione di qualsiasi impurità, prodotti di corrosione, sporcizia, calamina, ruggine, rivestimenti e materiali estranei presenti sulla superficie. Ogni traccia residua di precedente contaminazione deve presentarsi solo come aloni o leggere macchie in forma di punti o strisce. La sabbiatura Sa 2.5 rispetto alla Sa 2 risulta maggiormente omogenea.
  • Sabbiatura Sa 3 è una sabbiatura è una superficie visibilmente pulita, “a metallo bianco” consiste nella rimozione di qualsiasi impurità, residui e prodotti di corrosione. La superficie deve avere un aspetto uniforme di colore grigio bianco.

Ogni grado di pulitura comporta una formazione specifica di rugosità superficiale in base al trattamento effettuato. Questa rugosità risultante dall’operazione di sabbiatura viene controllata con appositi strumenti come comparatori di rugosità e rugosimetri, in questo ultimo caso viene preso in esame uno dei seguenti parametri internazionali di riferimento: Ra, Rz, Rt.
Un aspetto da tenere in considerazione è un equilibrato apporto di rugosità al pezzo trattato, poiché una rugosità troppo bassa comporta minore tenuta della vernice, mentre una rugosità troppo alta comporta l’utilizzo di una maggiore quantità di vernice per coprire uniformemente tutta la superficie.

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