Blocchetti pianparalleli


Blocchetti pianparalleli in acciaio 32pz - VLBPC032D
Blocchetti pianparalleli in acciaio 47pz - VLBPC047D
Blocchetti pianparalleli in acciaio 87pz - VLBPC087D
Blocchetti pianparalleli in acciaio 103pz - VLBPC103D
Blocchetti pianparalleli in acciaio 122pz - VLBPC122D

Blocchetti pianparalleli


I blocchetti pianparalleli (chiamati anche blocchetti johnson o blocchetti di riscontro), sono parallelepipedi lavorati in modo da ottenere due facce contrapposte perfettamente parallele, distanziate tra loro da una da uno spessore nominale preciso. Sono inoltre identificati individualmente da un numero di matricola, ai fini di una corretta tracciabilità e certificazione.
I blocchetti pianparalleli sono considerati il più importante riferimento dimensionale per un’azienda che voglia operare in regime di certificazione, permettono di verificare, tarare e azzerare il parco strumenti, costruire calibri di controllo in produzione ed in collaudo.
Solitamente i blocchetti pian paralleli sono costruiti con materiali di alta qualità e rispondono alle tolleranze imposte dalle normative internazionali per quanto riguarda parallelismo, planarità e dimensioni.
I blocchetti pianparalleli sono realizzati in 3 differenti tipologie di materiale: acciaio, metallo duro, ceramica.

  • Blocchetti pianparalleli in acciaio: costo di acquisto inferiore, buona resistenza meccanica (es. cadute accidentali), coefficiente di dilatazione vicino a quello del materiale comunemente utilizzato in produzione (acciaio). Hanno una scarsa resistenza all’usura e possono essere attaccati da ossidazione e agenti chimici. Se non di ottima qualità hanno una scarsa stabilità dimensionale. I blocchetti pianparalleli in acciaio grado K richiedono lavorazioni complesse che ne fanno salire di molto il costo.
  • Blocchetti pianparalleli in metallo duro: dotati di buona resistenza all’usura, all’ossidazione e agli agenti chimici, un’ottima stabilità dimensionale e un costo competitivo nel grado di precisione K. Il limite è rappresentato dalla conduttività termica, che ne consiglia l’uso con guanti.
  • Blocchetti pianparalleli in ceramica: materiale che presenta stabilità alla variazione di temperatura, alta resistenza alla corrosione, non essendo metallico non patisce di eventuali influenze magnetiche o di ossidazioni, il peso specifico è minore rispetto ai blocchetti metallici, ma risultano molto fragili e vanno maneggiati con molta cura. Necessario l’uso dei guanti.

I blocchetti pianparalleli vengono costruiti con grado di precisione differente che deve essere scelto in funzione dell’utilizzo che ne verrà fatto, e delle tolleranze di lavorazione o di controllo.

Ogni situazione richiede una valutazione sulle caratteristiche dei blocchetti jhonson da acquistare, comunque possiamo elencare una breve distinzione in ordine di grado decrescente:

  • Blocchetti pianparalleli Grado K: destinati quasi esclusivamente ad un uso in ambiente climatizzato, servono come riferimento per la taratura di tutti gli altri blocchetti di riscontro di grado inferiore. Devono (obbligatoriamente) fare riferimento ad un certificato di taratura rilasciato da un ente accreditato.
  • Blocchetti pianparalleli Grado 0: facendo parte di un grado di precisione superiore, sono destinati all’uso da parte di personale qualificato, normalmente in ambiente climatizzato. Sono indicati come riscontro di riferimento per apparecchiature molto precise e per il controllo di altri blocchetti di riscontro di grado inferiore.
  • Blocchetti pianparalleli Grado 1: utilizzati principalmente per la verifica di calibri, tastatori e per la taratura di strumenti di misura tipo micrometri, ecc.
  • Blocchetti pianparalleli Grado 2: destinati principalmente all’uso in officina ed in collaudo, per l’azzeramento e la taratura di dispositivi e strumenti come calibri a corsoio, ecc.

 

Per praticità di utilizzo i blocchetti di riscontro vengono venduti in set standard, dove si possono trovare dimensioni differenti, con progressioni aritmetiche che permettono, combinando pochi elementi, di poter creare molti altri spessori di riferimento.
Di seguito alcune composizioni di set di blocchetti pianparalleli di uso comune:

Set Valore nominale blocchetti Progessione (mm) Quantità blocchetti (pz) Grado (DIN)
32 pz 1,005 - 1 2 / 1 / 0 / K
50 - 1
1,01-1,02---->1,09 0,01 9
1,1-1,2---->1,9 0,1 9
1-2---->9 1 9
10-20-30 10 3
47pz 1,005 - 1 2 / 1 / 0 / K
1,01-1,02---->1,2 0,01 20
1,3-1,4---->1,9 0,1 7
1-2---->9 1 9
10-20---->100 10 10
87pz 1,001-1,002---->1,009 0,001 9 2 / 1 / 0 / K
1,01-1,02---->1,49 0,01 49
0,5-1---->9,5 0,5 19
10-20---->100 10 10
103pz 1,005 - 1 2 / 1 / 0 / K
1,01-1,02---->1,49 0,01 49
0,5-1---->24,5 0,5 49
25-50---->100 25 4
122pz 0,5 - 1 2 / 1 / 0 / K
1 - 1
1,0005 - 1
1,001-1,002---->1,009 0,001 9
1,01-1,02---->1,49 0,01 49
1,5-1,6---->1,9 0,1 5
2-2,5---->25 0,5 47
30-40---->70 10 5
75 - 1
80-90-100 10 3

Certificato di taratura Accredia su blocchetti pianparalleli


I blocchetti pianparalleli sono campioni di riferimento per la maggior parte del parco strumenti aziendale per cui è necessario che le caratteristiche di precisione siano certe, per questo motivo esistono laboratori accreditati (dall’Ente italiano ACCREDIA) che effettuano rigidi controlli su di essi e ne accertano le caratteristiche costruttive. Il certificato ACCREDIA è ufficialmente valido in Italia e con mutuo riconoscimento nei paesi aderenti all'EA (European Cooperation for Accreditation).

Periodicità della taratura dei blocchetti di riscontro
Non esistono regole precise che determinano l’intervallo tra una taratura e la successiva, tuttavia la taratura dei blocchetti pianparalleli deve essere ripetuta periodicamente. Solitamente ogni azienda programma la taratura dei blocchetti di riscontro in base al proprio sistema di qualità.
I fattori principali che possono concorrere alla determinazione del giusto intervallo di taratura sono:

  • Frequenza di utilizzo dei blocchetti pianparalleli (quotidiano, settimanale, mensile, ecc.). Da questa dipende essenzialmente il grado di usura che, come già detto, oltre un certo limite rende inservibile il blocchetto pianparallelo.
  • Tipo di lavorazione o di controllo. Vi sono casi nei quali il rispetto della tolleranza assume un’importanza vitale, come nel settore aeronautico, medicale o costruzione di componenti per auto. In questi casi la frequenza deve essere molto elevata, spesso ogni 6 mesi. Viceversa lavorazioni meno impegnative consentono intervalli più lunghi.
  • Caratteristiche fisiche dei campioni
  • Stabilità dimensionale
  • Resistenza all’usura o ai danneggiamenti causati da ossidazione

È buona norma quando si acquista un set di blocchetti pianparalleli certificati far seguire una seconda taratura dopo un periodo relativamente breve e verificare se vi sono state modifiche dimensionali di rilievo. Se non vi sono state significa che il materiale è fisicamente stabile, e si possono dilatare i tempi delle successive tarature.

Al contrario rilevanti modifiche dimensionali devono consigliare una maggiore attenzione e intervalli più brevi, sino alla raggiunta stabilità. È evidente inoltre che i blocchetti di riscontro usurati o danneggiati sono maggiormente a rischio. In questo caso è spesso consigliabile declassare i blocchetti, destinandoli ad usi meno impegnativi, e dotarsi di un nuovo set di blocchetti jhonson.

La periodicità di taratura, come già descritto, è strettamente correlata alle modalità di uso ed alla manutenzione dei singoli blocchetti di riscontro, ed è consigliabile essere non superiore a 12 mesi.

Di seguito riportiamo una tabella relativa alle tolleranze e variazioni consentite (μm) dei blocchetti pianparalleli conformi alle normative DIN 861, ISO 3650, BS 4311 e NFE 11-010.

  Lunghezza

nominale mm

 

 

Grado K Grado 0 Grado 1 Grado 2

Tolleranze sulla

lunghezza nominale

su tutti i punti  

Variazione di

lunghezza tollerata  

 Scarto max di

planarità 

Tolleranze sulla

lunghezza nominale

su tutti i punti  

Variazione di

lunghezza tollerata  

 Scarto max di

planarità  

 Tolleranze sulla

lunghezza nominale

su tutti i punti 

 Variazione di

lunghezza tollerata 

 Scarto max di

planarità  

Tolleranze sulla

lunghezza nominale

su tutti i punti  

Variazione di

lunghezza tollerata  

 Scarto max di

planarità  

 da  a
- 10  ±0,20  0,05 0,05 ±0,12 0,10  0,10  ±0,20 0,16 0,15  ±0,45  0,30 0,25
 10 25  ±0,30  0,05 0,05 ±0,14  0,10  0,10  ±0,30 0,16 0,15  ±0,60  0,30  0,25
 25  50 ±0,40 0,06  0,05 ±0,20  0,10  0,10 ±0,40 0,18 0,15 ±0,80 0,30  0,25
50  75 ±0,50  0,06  0,05 ±0,25  0,12  0,10  ±0,50 0,18  0,15  ±1,00 0,35  0,25
 75 100 ±0,60  0,07  0,05  ±0,30 0,12  0,10  ±0,60  0,20  0,15  ±1,20  0,35  0,25
100 150 ±0,80 0,08 0,05 ±0,40 0,14 0,10 ±0,80 0,20 0,15 ±1,60 0,40 0,25
150 200 ±1,00 0,09 0,10 ±0,50 0,16 0,15 ±1,00 0,25 0,18 ±2,00 0,40 0,25
200 250 ±1,20 0,10 0,10 ±0,60 0,16 0,15 ±1,20 0,25 0,18 ±2,40 0,45 0,25
250 300 ±1,40 0,10 0,10 ±0,70 0,18 0,15 ±1,40 0,25 0,18 ±2,80 0,50 0,25
300 400 ±1,80 0,12 0,10 ±0,90 0,20 0,15 ±1,80 0,30 0,18 ±3,60 0,50 0,25
400 500 ±2,20 0,14 0,10 ±1,10 0,25 0,15 ±2,20 0,35 0,18 ±4,40 0,60 0,25
500 600 ±2,60 0,16 0,15 ±1,30 0,25 0,18 ±2,60 0,40 0,20 ±5,00 0,70 0,25
600 700 ±3,00 0,18 0,15 ±1,50 0,30 0,18 ±3,00 0,45 0,20 ±6,00 0,70 0,25
700 800 ±3,40 0,20 0,15 ±1,70 0,30 0,18 ±3,40 0,50 0,20 ±6,50 0,80 0,25
800 900 ±3,80 0,20 0,15 ±1,90 0,35 0,18 ±3,80 0,50 0,20 ±7,50 0,90 0,25
900 1000 ±4,20 0,25 0,15 ±2,00 0,40 0,18 ±4,20 0,60 0,20 ±8,00 1,00 0,25

Consigli per la corretta manutenzione e conservazione dei blocchetti pianparalleli


  • Mantenere i blocchetti pianparalleli puliti e privi di impurità
  • Conservare i blocchetti in acciaio con olio antiruggine. Durante la pulitura applicare al panno antistatico una modica quantità di olio antiruggine
  • Prima di operare pulire la strumentazione oggetto di controllo con i blocchetti pianparalleli
  • Durante l'utilizzo di più blocchetti di riscontro fare attenzione che non subiscano scheggiature e/o sbavature
  • Chiudere la confezione di set di blocchetti pianparalli durante l’utilizzo, una caduta accidentale potrebbe danneggiare uno o più blocchetti
  • Fare attenzione che lo strumento o l’apparecchiatura che si stà per esaminare non abbia punte o scheggiature eccessivamente acuminate. Eventuali scheggiature e sbavature possono danneggiare irreparabilmente i blocchetti pianparalleli

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