
I rifrattometri sono strumenti di misura che si basano sul principio fisico della rifrazione della luce, secondo la quale all'aumentare della densità di una sostanza si ha il
crescere proporzionale del suo indice di rifrazione. La rifrazione della luce viene proiettata, grazie ad un sofisticato sistema di lenti, alla scala di lettura del
rifrattometro, sulla quale si può leggere direttamente il risultato della misura.
Un esempio pratico, di come l'indice di rifrazione varia da una sostanza all'altra, si può avere immergendo una penna in due recipienti contenenti soluzioni diverse. Quando una penna viene
immersa in un recipiente d'acqua, la punta appare inclinata. Immergendo la stessa penna in un recipiente d'acqua con zucchero disciolto, la punta della penna apparirà ancora più inclinata. Questo
è il fenomeno della rifrazione della luce.
I rifrattometri sono strumenti di misura nei quali questa legge fisica è messa in pratica.
Si basano infatti sul principio secondo il quale all'aumentare della densità di una sostanza (ad esempio quando lo zucchero viene disciolto in acqua), il suo indice di rifrazione cresce
proporzionalmente. La rifrazione della luce viene poi proiettata, grazie ad un sofisticato sistema di lenti, alla scala di lettura del rifrattometro, sulla quale si può leggere
direttamente il risultato della misura.
I Rifrattometri in scala Brix (%) sono i rifrattometri più comunemente utilizzati e mostrano la concentrazione percentuale dei contenuto di solidi solubili di un campione come
soluzione acquosa. Il contenuto di solidi solubili è il totale di tutte le sostanze disciolte nell'acqua come zuccheri, sali, proteine, acidi ecc. e quindi la misura letta dal
Rifrattometro Brix è il totale di tutte queste.
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