Ultrasuoni - Storia

Spessimetro ad ultrasuoni

Il 27 maggio 1940, Il ricercatore americano Dr. Floyd Firestone della Università del Michigan brevetta il primo metodo di controllo ad ultrasuoni.
In data 21 aprile 1942 viene ufficializzato il brevetto intitolato "Flaw Detecting Device and Measuring Instrument".

I primi paragrafi del brevetto di questo nuovo metodo di controllo non distruttivo, descrivono le basi dell’esame ad ultrasuoni: "La presente invenzione riguarda un dispositivo per rilevare la presenza di disomogeneità all’interno di materiali. Ad esempio se un campione ha un foro o una fessura all'interno di esso, il rilevatore di difetti ad ultrasuoni consente di constatare la presenza del difetto e la sua posizione, anche se il difetto si trova interamente all'interno del campione e nessuna porzione di essa si estende verso la superficie.

(...) il principio generale del dispositivo consiste nell'invio onde ad alta frequenza, e la determinazione degli intervalli di tempo di arrivo e di ritorno delle onde riflesse in più porzioni del campione."
L’ingegnere americano James F. McNulty nel 1962, migliora le tecniche di controlli non distruttivi con metodi ad ultrasuoni: “(…)Il controllo non distruttivo mediante ultrasuoni viene effettuata utilizzando uno strumento ad ultrasuoni (spessimetri ad ultrasuoni/rilevatore di difetti ad ultrasuoni)dotato di un trasduttore piezoelettrico che emette impulsi ad ultrasuoni. Il cristallo opera con frequenze di ultrasuoni ed è accoppiato meccanicamente alla superficie del campione da testare. Tale accoppiamento può essere effettuato mediante un fluido di contatto come l’olio. Le onde ad ultrasuoni passano attraverso il campione e vengono riflesse da eventuali discontinuità che si possono incontrare. Le onde riflesse vengono ricevute dallo stesso o da un trasduttore diverso e sono convertite in segnali elettrici che indicano la presenza del difetto (….)".

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